Viaggio alle radici del cyberbullismo. Dallo scherzo alla vittima
Le prime forme di cyberbullismo iniziano a circolare in rete già all’avvento delle prime piattaforme di socializzazione virtuale.
L’assenza di regole precise porta gli utenti del villaggio virtuale a postare in rete tutto quello che hanno in mente attraverso comportamenti leciti e azioni distorte che a volte non venivano nemmeno percepite come lesive degli altri. Lo “scherzo” condiviso in rete assumeva sempre più le forme di illeciti penali perpetrati sotto forma di continui attacchi nei confronti della cybervittima.
Questa si trovava spesso sola ad affrontare i danni psicofisici derivati dai comportamenti lesivi fino ad agire azioni di autolesionismo o nei casi più gravi cyberbullicide. La rapidità di espansione del fenomeno e il susseguirsi di casi di cyberbullicide scuote l’opinione pubblica fino al prodursi di norme a tutela e protezione delle cyber vittime.
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