Parliamo di Stato di Diritto, libertà e garanzie nel processo, di Pinocchio che incontra un giudice gorilla che ha occhiali senza lenti e viene giudicato in un processo sommario. Parliamo di Costituzione, dei Diritti Fondamentali ma anche di Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo. Parliamo di quello che è Stato di Diritto e di quello che non lo è. Parliamo anche della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, che una volta in particolare ci ha fatto notare che la Giustizia non e’ vendetta.
La notizia delle scarcerazione dei boss-non boss che hanno destato l’attenzione dei media e a seguire il decretificio di un governo sull’operato dei magistrati di sorveglianza.
Alla fine si tratta solo di Stati di Diritto e di non “combattere la mafia con la terribilità”, come diceva a Leonardo Sciascia
L’ abominevole idea del governo, di volgere verso una stabilizzazione del processo a distanza da effettuarsi in videoconferenza, oltre che a distanza dalla difesa lo sarà anche dall’art 111 della Carta.
Qualche considerazione sulla battaglia dei penalisti e sulla ferma convinzione di voler tornare in Aula al termine dell’emergenza da chi porta la “toga sulle spalle e nel cuore”.
Una carrellata tra gli accadimenti che hanno riguardato il tema caldo del sovraffollamento in carcere fin dal lockdown ad oggi:
dalle voci autorevoli di chi ne ha chiesto lo smaltimento alle vicende collaterali delle sommosse di marzo, dal timido intervento governativo con il d.l 18/2020 alle voci del dissenso dell’avvocatura ma anche della politica, Csm, Garante e Sottocomitato Onu per la Prevenzione della tortura.
Nulla si può obiettare alla necessità di azzerare il pericolo di diffusione di un virus che ha messo in ginocchio il mondo, al punto da portare l’OMS a dichiarare lo stato di pandemia, ma è nelle situazioni di crisi come questa che per far fronte all’emergenza si può finire per mettere a rischio la tenuta delle istituzioni democratiche.
C’e’ solo un faro: rispettare la Costituzione, per non finire nelle mani del Leviatano. Ne parliamo e ci facciamo delle domande, provando a dare delle risposte.
”La Costituzione e’ lo scudo della vostra libertà”. Il saluto al Presidente Lattanzi, che ha portato la Costituzione in carcere e una rassegna sulla sentenza della Consulta a proposito di ergastolo ostativo.
Cosa dicono le motivazioni della sentenza, un presidente emerito e un magistrato di sorveglianza.
E poi cos’è la Corte Costituzionale e come nomineranno il nuovo Presidente?”
Il populismo è come un flauto magico. “Abbiamo anche i dati sul populismo penale e giudiziario. Che cosa ci dicono? Conta di più la sicurezza o la libertà personale per gli intervistati? E quali sono i reati considerati più gravi? Quali quelli non abbastanza puniti? E sui Magistrati, c’è più o meno fiducia?
Siamo ancora interessati allo Stato di Diritto? O preferiamo la sicurezza? Ci proviamo a rispondere con la ricerca Censis per la Cassa Forense: i risultati non sono confortanti ma neanche inaspettati. Purtroppo.”
In uno Stato di Diritto i processi si fanno nelle Aule di Giustizia e non sui giornali o su internet. Il rischio è la violazione dei diritti fondamentali del giusto processo, della presunzione di innocenza, della dignità umana.
I rischi della gogna mediatica? Violare il diritto all’oblio o inquinare la genuinità del pensiero del giudice popolare, perché tutti potremmo essere Kevin Spacey.
Prescrizione, ma di cosa si tratta realmente? Ce ne parla l’avvocato Simona Giannetti, sfogliando la rassegna delle dichiarazioni dei magistrati, dei giornalisti, degli avvocati e dei giornali più o meno garantisti.
Parliamo di ergastolo, quello ostativo: che cosa è e anche cosa sarà, e perché la Corte Costituzionale lo ha dichiarato contrario al principio di ragionevolezza.